LO SPINNING AL SILURO
Quando un pescatore decide di provare la pesca al siluro a spinning, spesso lo fa con poca convinzione e magari mentre contemporaneamente fa altre pesche, si fanno così due lanci qua e la senza convinzione..... Questo perché si pensa che il siluro sia un predatore apatico e fermo sul fondo tutto il giorno. La realtà però è molto diversa, infatti, possono sì esserci momenti di totale apatia, ma anche momenti di grande attività, anche in pieno giorno e anche in assenza dei fattori “classici” che aumentano la predazione, come una cresciuta d'acqua o l'arrivo delle tenebre. La massa d’acqua esplorata a spinning è tanta, il siluro è capace di staccarsi dal fondo per avere percepito delle vibrazioni (pensiamo alla pesca col clonk), gli artificiali funzionano scatenando l’aggressività sia perché simulano un pesce da predare sia perché “disturbano” il predatore. Un grave errore è pescare il siluro a spinning con attrezzatura inadeguata. Il siluro è un combattente da non sottovalutare anche nelle taglie modeste. Se lo affrontiamo con attrezzatura sottodimensionata, saremo destinati a perdere un sacco di pesci, magari lasciandoli la nostra esca in bocca insieme a metri di treccia. La
canna è forse l’elemento chiave, deve essere lunga tra
240 e Gli anelli devono essere di alta qualità, studiati per il trecciato, meglio se a doppio o triplo ponte, in questi casi i Fuji fanno la differenza. Un tappo del calcio ampio e morbido è da preferire, perché permette in caso di grosse catture una più confortevole leva sull'inguine. Spesso le canne adatte sono state studiate per lo spinning in mare, quindi non tutte sono esplicitamente nate per la pesca al siluro, ma bene si adattano. I modelli che posso suggerirvi sono
La qualità del materiale costruttivo e il tipo di azione porterà ad avere più o meno sensibilità sull’azione dell’esca e sulla percezione del fondo, godendo in modo completamente differente il combattimento, specie con prede di taglia media, per cui una canna di alta qualità sarà da mettere in preventivo col crescere della vostra passione. Il
mulinello deve essere dalla taglia Ecco qualche suggerimento:
La treccia andrà scelta tra le marche più famose e la vostra scelta dovrà cadere su materiale poco abrasivo e con sezione tondeggiante e con un carico minimo di 65 libbre, queste caratteristiche vi permetteranno buoni lanci e una buona riserva di potenza e tenuta contro eventuali ostacoli. Per difenderci da quest'ultimo problema, ossia gli ostacoli è buona norma inserire come base di linea uno spezzone da 1/1,5 metri di fluorcarbon 80/100 lb o di treccia per finali sempre da 80/100 libbre, questa accortezza vi fornirà un ulteriore garanzia sui danni da abrasione. Per unire fluorcarbon con la treccia consiglio il nodo AllBright, mentre per unire la treccia del finale con la treccia madre consiglio il nodo Tony Pena. Per chi non ha esperienza o fiducia nel nodo diretto può tranquillamente usare una girella di buona qualità da almeno 100 LB. Sostituite girelle, anellini, ed ancorette montate originariamente sui vostri artificiali scegliendole di grande qualità e resistenza. Un siluro di taglia può aprire le ancorette montate di “serie” sugli artificiali, anche se studiate per il mare. Anche lo stesso artificiale andrà scelto con lo stesso criterio valutando la robustezza strutturale sia del corpo che dell'anima in acciaio interna. Le caratteristica importanti degli anellini che andiamo a sostituire sono la tenuta e l'assenza di memoria meccanica, ovvero devono tornare nella posizione originale dopo essere stati aperti e montati sui nostri artificiali. Per montare gli anellini è consigliato l’uso di apposite pinze a becco che permettono di aprire anche quelli più robusti. Mettetevi subito in testa che non esiste l’artificiale perfetto. Si possono catturare siluri con diversi tipi di artificiali, basta crederci e pescare correttamente nel posto e nel momento giusto. Il siluro ha una vista ridotta, e tenendo conto che peschiamo in acqua quasi sempre torbida, l’esca dovrà fare molte vibrazioni per essere individuata, e le vibrazioni le emette soprattutto con il suo nuotare. Il colore quindi avrà meno importanza della presenza di rattles. Quello che davvero conta è avere esche capaci di lavorare a galla nelle situazioni di grande attività, ed esche capaci di andare più vicine al fondo nei momenti più “tranquilli”. Quindi cosa mettiamo nella nostra cassetta delle esche? Ondulanti, rotanti e Spoon di buona taglia, da 50 grammi in su, tra cui non dimenticare l' Ardito da 30/50 grammi , che a seconda della velocità di recupero possono esplorare tutta la colonna d’acqua. Swimbait con o senza paletta Floating e Sinking:
Esche
Siliconiche Shad o Grub dai Per la scelta dei colori dell'artificiale ricordate questo schema che rappresenta il diverso assorbimento dei colori a seconda della lunghezza d'onda: Fenomeno noto come assorbimento selettivo della luce dove i colori, uno alla volta, scompaiono!! Se consideriamo lo spettro dei colori e la loro lunghezza d’onda potremo adesso osservare come il rosso, che possiede la più grande lunghezza d'onda e la minor frequenza essendo il primo colore dello spettro, sott’acqua scompare per primo a partire da circa un metro di profondità mentre il violetto, che è l'ultimo colore visibile dello spettro, con la più corta lunghezza d'onda e la maggior frequenza è quello che penetra di più negli abissi. Nella zona intermedia, al rosso, che già a cinque metri non si percepisce più, seguono l’arancio e il giallo, che iniziano a scomparire tra gli otto e i dodici metri, e a trenta metri di profondità il verde e il blu saranno già i colori dominanti. Da queste diverse caratteristiche dipendono i differenti gradi di assorbimento da parte dello spessore d'acqua, che funge praticamente da filtro cromatico. Infine, parliamo di spot e situazioni in cui è più probabile fare la cattura di un siluro a spinning… Quando l’acqua supera i 10°C i siluri aumentano il fabbisogno di cibo e quindi la probabilità di fare il loro incontro. I cambi di luce sono sicuramente fattori importanti nell'attivare la caccia del siluro. Quindi l’alba e il tramonto sono due momenti che possono regalare diverse catture. In situazioni di livelli standard del fiume sono ottimi gli spot come sassaie e piloni dei ponti dalle profondi fosse, mentre in condizioni di acqua torbida è soprattutto in acqua bassa e contro le rive ricche di vegetazione o rami semi-sommersi che dovremo cercare i nostri amici baffuti. Un momento magico per gli amanti dello spinning è di certo la piena del fiume che fa entrare in frenesia alimentare tutti i siluri. In queste situazione è consigliato scandagliare con le nostre esche ogni centimetro del sotto riva con esche floating. Altra situazione da non sottovalutare sono le forti piogge estive che mandano in piena i piccoli immissari nelle cui prossimità possiamo trovare i siluri in caccia. E’ buona norma, alla fine di ogni pescata, lasciare le scatole con gli artificiali aperte in un luogo areato, per farli asciugare ed evitare la formazione di ossido su anellini e ancorette. Un buon rimedio per evitare la formazione di tale ossido è effettuare dei piccoli fori nella parte inferiore delle scatole, per permettere lo scambio di aria con l’esterno, e tenere all’interno alcune bustine di Silicio che assorbono l’umidità. Se tutto questo non è bastato possiamo rimuovere l’ossido immergendo per alcune ore ancorine e anellini in una soluzione di coca-cola e potassio (reperibile in farmacia), e poi rimuovere l’ossidazione con una spazzola metallica. |
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